
SE LA PRIVACY BLOCCA LA GARA D’APPALTO
La Privacy sta ricoprendo ruoli sempre più incisivi negli appalti: la violazione del principio di liceità diventa motivo di esclusione nelle gare, siano esse pubbliche o private.
La Privacy sta ricoprendo ruoli sempre più incisivi negli appalti: la violazione del principio di liceità diventa motivo di esclusione nelle gare, siano esse pubbliche o private.
Lo scorso 30 marzo per la prima volta un’autorità governativa ha limitato l’uso dell’ Intelligenza Artificiale nel proprio territorio a causa di manifeste violazioni della privacy degli utenti. Il nostro Garante ha aperto una istruttoria e ha limitato l’utilizzo di ChatGPT in Italia e dato a OpenAI 30 giorni di tempo per uniformarsi alla normativa GDPR.
L’Italia è il primo Paese al mondo a limitare l’uso dell’intelligenza artificiale nel suo territorio: sotto accura la raccolta dati da parte di OpenAI e il loro uso. A rischio anche la tutela dei minori.
Con l’emergere dei dettagli della cattura, si diffondono sempre più informazioni sullo stato di salute del latitante. Il Garante della Privacy è intervenuto per richiamare i giornalisti ad attenersi al codice deontologico per salvaguardare la privacy violata di Matteo Messina Denaro.
Con l’approvazione parlamentare del 30 dicembre scorso, entra in vigore la Riforma della Giustizia Cartabia. Molte le novità introdotte dalla nuova Legge, soprattutto per gli assolti, che da gennaio 2023 possono chiedere l’inibizione dell’indicizzazione e/o la deindicizzazione dei propri dati dai motori di ricerca. Basterà una annotazione della cancelleria del Tribunale.