In Italia, negli ultimi tempi, si sente spesso parlare di “Garante della Privacy”. Il nuovo Regolamento Europeo, in merito alla materia di trattamento dei dati personali, ha istituito una nuova autorità amministrativa indipendente. Questa figura si occupa di vigilare e verificare tutte le attività inerenti al GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione Dati). Prima di specificare il ruolo e i compiti del Garante della Privacy, è importante fornire una chiara definizione di “dati personali”.
Dati personali: cosa sono
I dati personali riguardano tutte quelle informazioni che identificano una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue abitudini di vita, relazioni, stato di salute, situazione economica, etc. I dati personali vengono suddivisi in tre grandi gruppi:
- Giudiziari: rivelano e forniscono informazioni su eventuali provvedimenti giudiziari a carico di una persona fisica.
- Sensibili: forniscono informazioni sullo status sociale, le convinzioni (politiche, religiose, sociali, etc.), lo stato di salute o l’appartenenza etnica di una persona fisica.
- Identificativi: identificano direttamente la persona fisica tramite dati anagrafici o immagini.
Compiti del Garante della Privacy
Il Garante della Privacy controlla che il trattamento dei dati personali avvenga in modo corretto e adeguato. Egli agisce nei diversi settori della società: sanità, internet, giornalismo, marketing, partiti politici, banche, pubblica amministrazione, lavoro, etc. Tra i compiti del garante troviamo:
- Esame dei reclami, delle segnalazioni e dei ricorsi
- Accertamenti e verifiche su richiesta del cittadino
In caso di violazione dei dati personali, il Garante della Privacy provvede immediatamente a vietare il trattamento dei dati personali e a disporre il blocco e la cancellazione degli stessi.
Come contattare il Garante della privacy
Se il cittadino lamenta una violazione dei propri dati personali, quest’ultimo può contattare il garante. Per farlo, occorre presentare prima un’istanza al titolare del trattamento dei dati. Il responsabile del trattamento, una volta ricevuta l’istanza, può aggiornare i dati o cancellarli del tutto. Passati i 30 giorni, se colui che ha presentato istanza non ha ottenuto risposta o se tale risposta è ritenuta insoddisfacente, egli può contattare direttamente il Garante della Privacy tramite una segnalazione, un reclamo o un ricorso.