COVID-19. App “Immuni”, COPASIR: quali sicurezze?

COVID-19. App “Immuni”, COPASIR: quali sicurezze?

COVID-19, il COPASIR vuole vederci chiaro. L’App “Immuni” attenzionata dai vertici della Sicurezza Nazionale.

Coronavirus e Sicurezza nazionale. L’attività del Sistema di informazione per la sicurezza del nostro Paese è sottoposta al controllo del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR). Il COPASIR verifica in modo sistematico e continuativo che l’attività del Sistema di informazione per la sicurezza si svolga nel rispetto della Costituzione e delle leggi, nell’esclusivo interesse e per la difesa della Repubblica e delle sue istituzioni. Per l’esercizio di questo compito, la legge ha attribuito al Comitato incisivi poteri di controllo e funzioni consultive.

Sotto la sua lente è finita anche la App “Immuni”, l’applicazione selezionata dal Governo per il tracciamento dei contagi da Coronavirus.

Ma vediamo quali sono le sue caratteristiche e come funziona.

COVID-19 e Tecnologia della APP “Immuni”. La tecnologia utilizzata è il bluetooth con sistema contact tracing, di volontaria installazione con efficacia se usata almeno dal 60% della popolazione. Si dovrà compilare un diario clinico da aggiornare costantemente. Inserire i propri dati anagrafici, indicare le malattie pregresse, assunzione di farmaci ed eventuali sintomi ed è collegata al Sistema Sanitario Nazionale.

COVID-19. App “Immuni”, COPASIR: quali sicurezze? La funzione è quella di scambio di informazioni tra smartphone entro un metro. Archivia e memorizza i contatti tramite codici identificativi anonimi e gli utenti che entrano in contatto con un positivo verranno avvisati attraverso un messaggio.

Chi non la scarica potrebbe avere limitazioni negli spostamenti.

Ma come poc’anzi detto il COPASIR vuole chiarezza. Sulla pagina Facebook, oggi il presidente Raffaele Volpi assicura che: “Il COPASIR è al lavoro per garantire la sicurezza del Paese in prima linea, seguendo i principi auspicati dal Presidente della Repubblica. Il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica tiene sul banco alcuni importanti argomenti, tra questi l’approfondimento della questione dell’App “Immuni” sia per gli aspetti di architettura societaria sia per quanto riguarda le forme scelte dal Commissario Arcuri per l’affidamento e la conseguente gestione dell’applicazione e l’uso dei dati immagazzinati non escludendo l’audizione dello stesso Arcuri ritenendo che si tratti di materia afferente alla sicurezza nazionale”.

A seguito dell’audizione, il COPASIR chiede l’immediata acquisizione di un documento secretato riguardante un presunto piano segreto “Anti-pandemia da Coronavirus” e chiede di ascoltare il Ministro Roberto Speranza, la Ministra Paola Pisano e il direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), Gennaro Vecchione.

Il COPASIR sta esaminando anche i rischi, aumentati dalla crisi dovuta alla pandemia del COVID-19, di scalate verso le aziende strategiche del nostro Paese. Sta attenzionando alcuni Istituti di credito tra cui la Deutsch Bank, sottolinea Volpi: “da molte fonti sembra che la banca tedesca riscontri criticità in particolare per gli ingentissimi volumi di prodotti finanziari derivati, bisogna dunque capire se scelte relative a tale peculiarità possano intercettare gli interessi dei risparmiatori italiani o in qualche modo condizionare gli interessi nazionali del Paese”.

La App “Immuni”, creata dalla società Bending Spoons di Milano, scelta, tra le tante, nell’ambito dell’iniziativa “Innova per l’Italia”, ha una sede anche in Danimarca della quale farebbero parte un numero considerevole di soci, ben 48. Al COPASIR serve dunque una lente bella grossa. Tra loro anche Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, figli dell’ex premier.

Intanto la politica, in modo trasversale, chiede la salvaguardia della privacy e un passaggio parlamentare. Il Governo assicura che la App non utilizzerà il gps, non acquisirà dati di geolocalizzazione e per la sua gestione ci si atterrà scrupolosamente alle indicazioni del Garante della privacy.

Per ora tutto tace, attendiamo quanto prima sviluppi e chiarimenti.

 

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